Non rinunciate ai Satan

I Satan si esibiranno fra tre giorni allo Slaughter Club di Paderno Dugnano (MI) e la loro storia, lasciatemelo dire, è parecchio incasinata… forse la più incasinata di sempre in ambito heavy metal e questo perché c’è stato un turbinio di cambi di line-up (con cantanti che entravano e uscivano manco fosse una comune di freakettoni) e un sacco di cambi di nome per indicare sostanzialmente la stessa band.

Oggi esistono i Satan, tutti sappiamo che a cantare c’è Brian Ross e che fortissimi sono i legami con gli Skyclad in virtù della coppia Ramsey/English, chitarrista e bassista di ambo le band.

E in origine, in effetti, il primo nome del gruppo fu quello col quale li conosciamo ancora oggi: Satan. Solo che pareva il nome di una band black metal in stile prima ondata (Venom, Mercyful Fate, Hellhammer eccetera) e, vuoi pure per un logo alquanto inquietante, poteva fuorviare gli ascoltatori, oltre che risultare fin troppo aggressivo. Con l’uscita di Brian Ross dalla band decisero di chiamarsi prima Blind Fury (1984-1985), poi di nuovo Satan (1985-1987), poi Pariah (1988-1997) e infine di nuovo Satan dopo la reunion (2004-2019).

Un bel casino, eh?

Anche il cambio di cantanti è impressionante. All’inizio c’era lo sconosciuto Trevor Robinson, che non ha mai fatto parte del giro che conta. Poi fu il turno di Ian Swift degli Avanger, band nella quale militava inizialmente proprio Brian Ross. A quel punto le due band si scambiarono i cantanti: Swift passò agli Avanger e Brian Ross migrò nei Satan per registrare lo storico “Court in the act”. L’idillio durò poco: Ross andò via (dedicherà il suo tempo a un’altra grande band della NWOBHM, i Blitzkrieg) e venne assoldato Lou Taylor per registrare a nome Blind Fury l’ottimo “Out of reach”. Con la fine dei Blind Fury arrivò un altro cantante, un certo Michael Jackson. Lo so, sarebbe stato divertente vedere la pop-star più famosa di sempre cantare pezzi speed metal ma purtroppo si tratta di omonimia. Dopo di lui si fece avanti Alan Hunter dei Tysondog (gruppo minore della NWOBHM), che tra l’altro era nel giro dei Satan fin dai primi anni Ottanta. Infine, col ritorno del monicker Satan è tornato anche il cantante più amato della band, ovvero Brian Ross.

E per ora pare che non siano previsti ulteriori sconvolgimenti.

Tenendo in considerazione solo i lavori griffati “Satan”, l’attuale formazione può contare su una discografia pari a cinque album. Dovendo segnalare tre canzoni in grado di rappresentare al meglio la loro carriera, direi di partire dalla spettacolare “Trial by fire” per quel che attiene gli anni Ottanta e nello specifico l’album “Court in the act” (1983):
https://www.youtube.com/watch?v=74Nei5Axde4

Poi passerei a una bella canzone contenuta nell’album del ritorno (“Life sentence”, 2013, premiato ovunque con voti molto alti), ovvero “Cenotaph”:
https://www.youtube.com/watch?v=ieS2KUAZB6c

Infine l’ultimo singolo dell’ultimo album (“Cruel magic”, 2018), che andrebbe comprato solo per la bellissima copertina. Il pezzo è la velocissima “The Doomsday Clock”:
https://www.youtube.com/watch?v=UuLTFfi-peM

Buon ascolto e buon concerto, per chi avrà la fortuna di vederli allo Slaughter Club:

https://www.facebook.com/events/299460914012814/

Lascia un commento